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Aggiunto da il 2012-10-30

Le differenziate si indifferenziano

30/10/2012 Canosa di puglia: “Raccolta differenziata” questa sconosciuta!

Sono passate ormai nove settimane dall’inizio della nuova modalità di raccolta e ci si chiede: ma chi non ha capito un bel niente su come metterla in atto?!? Certo, siamo al Sud, si può dare la colpa alla popolazione quanto si vuole e scrollarsene così le responsabilità, ma se non eravamo pronti perchè si è partiti in quarta!? Si poteva verificare prima l’effettiva capacità, degli addetti alla raccolta, di poter effettuare una modalità “porta a porta”, tanto innovativa quanto più impegnativa rispetto alla precedente modalità, data la pregressa quanto risaputa esiguità di personale. Si poteva rimandare il tutto, allo scopo di identificare delle aree per ciascun quartiere (di circa 5 mq), collocando in tali siti i bidoni di raccolta (5 colori diversi + campana vetro + contenitore pile-batterie esauste) , rendendo più semplice il compito sia ai cittadini (che così riconoscerebbero meglio la collocazione dei vari rifiuti senza obblighi di rilascio a “giorni alterni” o di “ritensione domiciliare” degli stessi, quasi un “procrastinare a comando”), sia per gli operatori ecologici addetti alla raccolta (che così non sarebbero oberati da un maggiore carico di lavoro dovuto al “porta a porta”). Si poteva dare una maggiore incisività (nel frattempo) all’educazione alla differenziazione dei rifiuti e la loro collocazione in appositi siti necessari ma strutturati a mò di arredo urbano: ciò avviene già nelle più “lontane” cittadine del Nord. Si potevano destinare delle risorse (circa 3 milioni di euro) piuttosto che al monitoraggio ambientale (se di monitoraggio si tratta), invece alla tutela dell’ambiente stesso affinchè un semplice problema di smaltimento dei rifiuti urbani non sommerga anche l’abitato oltre che le discariche a cielo aperto già presenti fuori porta. Forse che la nostra amministrazione di sinistra, molto poco operaia per la verità, meno ancora contadina, abbia poca dimestichezza con tutto ciò che riguarda i lavori più manuali e le soluzioni più pratiche?? Ma non erano quelli che si “rimboccavano le maniche” di bersaniana memoria? Eppure oggi sono questi i nuovi esponenti di una non meglio identificata centro-sinistra multiforme e trasformista, vendoliana e socialista, ambientalista ed affarista, bancarottai a livello amministrativo locale e sostenitori estremi del potere bancario a livello nazionale! Dopo i Bertinotti ci mancavano i comunisti in Jaguar! Questi poeti imbranati dell’ipocrisia populista, titolati quanto sponsorizzati, amici solo dei loro potenti amici, professionisti del dolce “cogito ergo sum”, alle prese con problemi più materiali e meno iperuranei, saranno in grado, dopo tentativi ed errori a risolvere una vera e propria “emergenza rifiuti”!??
Tanti auguri Canosa!

Falco Brianzolo

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