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Aggiunto da il 2014-05-31

invito cuNeootico-mostra-giugno

Si inaugura venerdì 13 alle ore 17.30 la mostra fotografica e multimediale Le camere oscure. Fotografie, figure e ambienti dell’immaginario neogotico, momento centrale dell’anno nell’ambito del progetto culturale Il cuNeo gotico.
Allestita nel Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo, vede la partecipazione di artisti di calibro internazionale e sarà aperta al pubblico per visite gratuite fino al 14 settembre.

Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo

Complesso Monumentale di San Francesco a Cuneo

Da rimarcare il fatto che la mostra sarà accessibile anche ai disabili visivi, per i quali è stato studiato un percorso di fruizione attraverso la realizzazione di versioni a rilievo di alcune opere più significative, pannelli informativi in braille e visite accompagnate da personale appositamente formato.
Con l’occasione, trasmettiamo anche un breve documento che tratteggia una delle finalità principali dell’intero progetto, ovvero la valorizzazione dei beni architettonici neogotici del territorio della provincia di Cuneo.
A questi link comunicato stampa, immagini e altro materiale relativo alla mostra.
https://app.box.com/s/fpamdxoakb0az1fkhbb6/1/2012190941/17548099685/1
www.facebook.com/cuneogotico
twitter.com/cuNeogotico
Le camere oscure. Fotografie, figure e ambienti dell’immaginario neogotico
Complesso Monumentale di San Francesco, via Santa Maria 10, Cuneo
Sabato 14 giugno – domenica 14 settembre 2014.
Visitabile martedì, giovedì e venerdì 16-19, sabato: 10.30-13 e 16-19 domenica e festivi: 16-19. Chiusa lunedì e mercoledì. Su prenotazione al tel. 0171.634175 visite guidate gratuite per non vedenti il sabato e la domenica alle ore 16, 17 e 18.
Ingresso libero.
Inaugurazione venerdì 13 giugno ore 17.30.

Davide Rossi

ufficio stampa “Il cuNeo gotico”

Cesare Longhi: Riae Maleficent and the Raven’s Spell (La Malefica di Ria e l'incantesimo del corvo), 2014, fotografia e grafica digitale. Modella Ria E. Mac Carthy. Vestito, trucco, corna di Ria E. Mac Carthy

Tra le opere esposte: di Cesare Longhi “Riae Maleficent and the Raven’s Spell” (La Malefica di Ria e l’incantesimo del corvo), 2014, fotografia e grafica digitale. Modella Ria E. Mac Carthy. Vestito, trucco, corna di Ria E. Mac Carthy

Il neogotico in provincia di Cuneo: un invito alla visita
Che cosa unisce un malinconico monarca soprannominato “l’Amleto d’Italia”, una giovane nobildonna
prematuramente scomparsa all’affetto dei suoi cari, un operoso geometra di paese, allo stesso tempo
virtuoso ed eccentrico e una coppia di eclettici architetti di corte dal talento multiforme?
Il gusto romantico e retrospettivo per il gotico, sviluppatosi nel corso dell’Ottocento, è il “fil rouge” che
collega questi quattro personaggi, figure emblematiche del neogotico cuneese: l’immaginario
neogotico segna fortemente il territorio della provincia di Cuneo, che ancora oggi rivela una fitta
trama di architetture riconducibile a questa corrente.
Il neogotico, radicato nel patrimonio locale, è infatti un’eccellenza storico artistica, un genere che ha
raggiunto sul territorio cuneese alcune delle sue massime espressioni. Per valorizzare questo
patrimonio, la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo, con la curatela di Enzo Biffi Gentili, ha dato
avvio ad un progetto culturale ed espositivo dedicato al tema del neogotico nelle arti, dal titolo “Il
cuNeo gotico”, che apre il contesto locale ad una dimensione nazionale ed europea.
Quattro luoghi, e i personaggi ad essi collegati, offrono la chiave privilegiata per entrare nel “cuNeo
gotico”, per scoprire l’anima sotterranea, gotica, e talvolta “noir”, che si nasconde dietro alla
tranquilla provincia Granda.

Il Castello del Roccolo di Busca: sala interna

Il Castello del Roccolo di Busca: sala interna


Il Castello del Roccolo di Busca

Il Castello del Roccolo di Busca

Il Castello del Roccolo di Busca, immerso in un suggestivo parco percorso da sentieri, grotte,
laghetti, cascate, ripari, punti panoramici, si svela a fatica, con improvvise e, di notte, spettrali
presenze. La costruzione attuale, neogotica, carica di motivi esotici, fu disegnata intorno al 1830 dal
marchese Roberto Tapparelli d’Azeglio: qui egli trascorse i mesi estivi e autunnali. Negli anni seguenti
alloggiarono al castello personaggi illustri: Silvio Pellico, primi ministri inglesi, il re Umberto I e la regina
Margherita. Secondo la leggenda il castello ospiterebbe ancora il fantasma inqueto di Melania,
discendente della nobile famiglia. Il parco plurisecolare che circonda il castello fu concepito secondo i
canoni del giardino romantico, anche con il contributo del noto paesaggista Xavier Kurten, giardiniere
di Corte.

Castello di Racconigi

Castello di Racconigi

Il complesso delle opere della Margaria e delle Serre (Castello di Racconigi) rappresenta quasi
l’essenza del gotico. La quinta scenografica, raffinata, disegnata come una cattedrale gotica, quasi un
castello ad insolito “uso cascina”, è opera di Pelagio Palagi (1834-1843), chiamato alla Corte dei
Savoia dall’ermetico re Carlo Alberto. Le Serre, progettate dall’architetto Carlo Sada, divennero in
breve famose in tutta Europa per le collezioni di piante esotiche. Esito originale e di valore
internazionale, il romantico “romitaggio” si inserisce nella cornice sublime del romantico parco
all’inglese, realizzato da Giacomo Pregliasco e dal giardiniere tedesco Kurten.
Le architetture di Giovanni Battista Schellino – l’ingresso monumentale al cimitero, l’Ospedale
Civico, la Torre dei cessi, la Torre dell’orologio tracciano un insolito percorso che attraversa l’abitato di
Dogliani. Il loro ideatore ha una biografia da romanzo: sostanzialmente autodidatta, appassionato di
materiali costruttivi ed esploratore delle infinite possibilità combinatorie concesse all’architettura. Gli
esiti della sua continua ricerca ascrivono il suo lavoro al livello dei più alti esempi del neogotico
cuneese.

La tenuta reale di Pollenzo

La tenuta reale di Pollenzo

La tenuta reale di Pollenzo – architettura elitaria e nostalgica, è oggi quasi un pittoresco villaggio che
ospita l’Università degli Studi di Scienze Gastronomiche e la Banca del Vino. La proprietà terriera
sabauda affascinò Carlo Alberto da poco re di Sardegna (1831) che ne commissionò agli architetti
Pelagio Palagi ed Ernest Melano la trasformazione con completo ridisegno di pieve, castello e
recetto medievali.

Distanze da Cuneo
Busca – Il Parco e il Castello del Roccolo: 20 km
Dogliani – le architetture di Giovanni Battista Schellino: 45 km
Racconigi – Le Margarie e le Serre del Castello: 50 km
Pollenzo – La Tenuta Reale: 60 km
Si incontrano lungo l’itinerario
da Cuneo a Busca:
La collezione privata di arte moderna e contemporanea La Gaia (Busca) Info: www.collezionelagaia.it
da Cuneo a Dogliani:
L’Oasi LIPU di Crava e Morozzo, riserva naturale, comprende due bacini artificiali e alcuni stagni
realizzati nel corso degli anni per favorire la biodiversità dell’area.
Carrù “porta della Langa”, nota per la sua centenaria fiera del Bue grasso (la razza bovina piemontese
rientra tra i presidi Slowfood).
La Cantina del Dolcetto di Dogliani, una realtà associativa e produttiva che trae origine dalla tradizione
vitivinicola locale. Info: www.cantinadolcettodogliani.it
da Cuneo a Racconigi:
Il Castello Reale di Racconigi e il Parco, parte del sito seriale delle Residenze sabaude compreso nella
lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’UNESCO, fu proprietà dei Savoia a partire dalla seconda metà del
XIV secolo. Fu in seguito residenza ufficiale del ramo dei Savoia-Carignano e successivamente sede
delle “reali villeggiature” della famiglia reale dei re di Sardegna (e poi d’Italia) nei mesi estivi e autunnali.
La città di Savigliano con il Palazzo Taffini d’Acceglio, uno dei più significativi esempi di arte
rinascimentale in Piemonte, il neoclassico Teatro Milanollo definito il piccolo Carignano, la Gipsoteca,
Palazzo Muratori Cravetta (attualmente oggetto di restauro).
da Cuneo a Pollenzo:
Il sito archeologico di Benevagienna, con i resti dell’antica città romana di Augusta Bagiennorum, un
importante insediamento nel sistema di urbanizzazione e di sfruttamento agricolo del Piemonte
meridionale da parte dei Romania partire dal II sec. a.C.
Bra, patria di Slowfood e città che ospita la manifestazione biennale Cheese.
Cervere con il “porro di Cervere”, ortaggio semplice ampiamente presente nella cucina piemontese.
Si segnalano inoltre nei dintorni
ad un passo da Busca: Caraglio – Il filatoio; Lagnasco – I castelli Tapparelli d’Azeglio; Venasca -
La Fabbrica dei Suoni; Manta – Il Castello della Manta; Saluzzo – il centro storico.
ad un passo da Dogliani: Mondovì – il centro storico; La Bassa Langa con i suoi castelli e i
prodotti enogastronomici eccellenza piemontese.

Altri beni neogotici del cuneese
Boves, collina Mirabello, in cresta. Giardino iniziatico del Sen. G. Battista Borelli
Envie, Castello dei Conti Guasco di Castelletto
Marene, Villa dei Conti Grosso di Grana, residenza e padiglione del parco
Mondovì Piazza (area del Belvedere) restauro della Torre dei Bressani e casa del Custode

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