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Aggiunto da il 2016-03-14

Claudio e Massimiliano Chiarelli, padre e figlio di 19 anni, sono i due padovani uccisi perché scambiati per bracconieri a cui stavano dando la caccia

HARARE, 14 marzo – I due padovani, padre e figlio, morti in Zimbabwe, uccisi ieri pomeriggio dalle guardie di una riserva di caccia perché scambiati per bracconieri sono Claudio Chiarelli ed il figlio di 19 anni, Massimiliano e sono stati ammazzati all’interno del parco “Mana Pools” , un’area di conservazione naturale situata nella parte occidentale dello Zimbabwe riconosciuta come parco nazionale.

Claudio e Massimiliano Chiarelli

Claudio e Massimiliano Chiarelli

Claudio Chiarelli era da tempo nel Paese africano dove è nato il figlio ed accompagnava le comitive turistiche nei safari per professione. Assieme al figlio Massimiliano – spiegano dalla rappresentanza diplomatica italiana nel Paese – erano stati chiamati dai rangers della riserva di Mana Pools, un’area interdetta alla caccia, a partecipare ad una operazione contro i bracconieri. La dinamica dei fatti è ancora da chiarire ma sembra che i due italiani siano stati scambiati per i cacciatori di frodo ai quali veniva data la caccia. L’Unità di crisi del ministero degli Esteri italiano fa sapere che sono in corso, da parte delle autorità di polizia del Paese africano, delle indagini per stabilire come sono andate realmente le cose. Padre e figlio si trovavano in Zimbabwe, paese dell’Africa australe che, dopo l’indipendenza e dopo la fine dell’Apartheid, seppur poverissimo, è diventato una delle destinazioni turistiche più gettonate della regione. Destinazione preferita soprattutto da chi ama il contatto con una natura autentica o è appassionato di caccia grossa.