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Aggiunto da il 2015-09-04

BUDAPEST, 3 settembre – Ancora un assalto dei migranti ai treni nella stazione di Budapest non più presidiata dalla polizia. Le ferrovie hanno però comunicato che non ci sono convogli che vadano verso l’Europa occidentale per ragioni di sicurezza “del trasporto ferroviario”. La stazione ferroviaria principale nella capitale ungherese aveva aperto le sue porte a centinaia di migranti dopo due giorni di stand-off. La gente si è riversata su per le scale verso le piattaforme dopo che le porte di stazione sono state aperte. Ma i treni per l’agognata Germania non partono
La stazione di Budapest è stata riaperta ieri mattina 3 settembre ed almeno duemila migranti hanno preso d’assalto i treni nella speranza di raggiungere la Germania o l’Austria. Uno dei convogli è partito per poi fermarsi a pochi chilometri dalla capitale. E a questo punto la polizia ha condotto i profughi in un campo di accoglienza. La tensione e’ altissima. Servizio di Massimiliano Cochi

Già lo scorso 2 settembre a Budapest, nel video qui sopra, le porte della stazione ferroviaria erano rimaste chiuse per circa 2mila migranti, cui non è consentito di proseguire il viaggio verso l’Austria e la Germania. E treni bloccati e caos per i passeggeri del servizio Eurostar fra Parigi e Londra, sotto la Manica. Il servizio era stato interrotto per ore a causa di migranti avvistati sui binari. Servizio di Antonio Soviero

Già il 01 settembre 2015, nel video qui sopra
Decisioni contraddette alla giornata. Sono quelle che prende, anche perché costretto dalla pressione migratoria, il governo di Budapest.
Fino a lunedî sera tutti potevano partire, bastava avere un biglietto valido visto che la Germania ha dichiarato che accetterà centinaia di migliaia di profughi siriani quest’anno.

1 settembre caos a Budapest, chiusa la stazione e lacrimogeni sui migranti
Ma la mattina del 1 settembre è stata nuovamente evacuata la stazione est della capitale magiara, da cui i migranti partono con destinazione Vienna per proseguire in Germania.
Scoppia il caos in Ungheria, dopo che la polizia ha iniziato a sgomberare la piazza davanti la stazione Keleti, nel centro di Budapest. La stazione è stata chiusa in seguito all’arrivo di treni con a bordo centinaia di migranti diretti in Austria e in Germania. Il vicepremier ungherese Janos Lazar, intervenendo in Parlamento, ha incolpato la cancelliera tedesca Angela Merkel del caos e dei disordini.