Print Friendly, PDF & Email
Print Friendly, PDF & Email

Aggiunto da il 2014-09-25

Nel filmato il deputato George Galloway parla nel parlamento del Regno Unito, prima che i parlamentari votino a favore dell’intervento a prendere parte della Gran Bretagna in un’altra guerra in Medio Oriente, spiega il motivo per cui i bombardamenti degli Stati Uniti e del Regno Unito, non fermeranno il culto della morte dell’ISIS islamico.

I manifestanti pacifisti ascoltano gli interventi nei comizi durante una manifestazione contro l'attacco proposto contro la Siria nel centro di Londra già il 28 agosto 2013

I manifestanti pacifisti ascoltano gli interventi nei comizi durante una manifestazione contro l’attacco proposto contro la Siria nel centro di Londra già il 28 agosto 2013

I movimenti pacifisti hanno organizzato una protesta d’emergenza sulle strade di Downing Street per questo Giovedi sera, perchè  il primo ministro David Cameron ha dichiarato che il Regno Unito è pronto a “fare la sua parte” in attacchi aerei contro obiettivi ISIS in Iraq.

Parlando all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York questo Mercoledì, Cameron ha definito lo Stato Islamico (precedentemente noto come ISIS o ISIL) un “male contro cui tutto il mondo deve unirsi”.

Riferendosi alla invasione dell’Iraq del 2003 da George W. Bush e Tony Blair, l’attuale Primo Ministro inglese ha detto che “gli errori del passato” non devono essere una “scusa” per non agire e che i leader occidentali non devono essere “congelati dalla paura”.
Per quanto i parlamentari si preparino a votare l’intervento britannico questo Venerdì, Stop the War Coalition chiede loro di desistere dall’attacco previsto.
Ma David Cameron chiederà Venerdì ai deputati nel parlamento del Regno Unito il voto ad aderire alla campagna di bombardamenti degli Stati Uniti contro l’Iraq.

Chris Nineham di Stop the War Coalition, intervistato dalla BBC il 24 settembre 2014, chiede, non hanno imparato nulla gli stati occidentali dai disastri causati dall’intervento militare in Iraq, Afghanistan e Libia? Egli esorta i parlamentari a votare no, come hanno fatto l’anno scorso, quando Cameron aveva richiesto una campagna di bombardamenti contro la Siria:

“Il voto avrà un impatto globale,” – Chris Nineham funzionario nazionale, ha parlato a favore dello stop alla guerra: – “Venerdì scorso, i deputati hanno valutato la possibilità di fare una reale differenza su elementi favorevoli alla pace piuttosto che alla guerra. Gli Stati Uniti vogliono invece la Gran Bretagna “a bordo” delle azioni di guerra per dimostrare che non effettuano operazioni isolatamente.”

“Quando i parlamentari inglesi hanno bloccato l’ultima pressione di Cameron per attuare gli attacchi aerei, in Siria un anno fa, si sono fermati anche  gli attacchi aerei di  Obama. Un  voto sfavorevole all’intervento armato, potrebbe contribuire infatti ad invertire lo spostamento, già in atto, verso un’altra guerra di matrice occidentale su vasta scala in Medio Oriente” – ha aggiunto Nineham.

La “Stop the War Coalition”, che ha organizzato milioni di persone in proteste di massa per opporsi all’invasione dell’Iraq già nel 2003, sostiene che  ogni ulteriore intervento militare occidentale può soltanto infiammare la situazione.

“Stop the War Coalition” sostiene che un’escalation del conflitto è inevitabile, in quanto vi sono già centinaia di militari americani di stanza in Iraq pronti per essere impiegati. L’ex-Primo Ministro Blair ed il comandante generale Sir Graeme Lamb stanno invece sollecitando Cameron per implementare ulteriori stivali britannici sul terreno.

“L’escalation dell’intervento militare occidentale non farà nulla per arrestare ISIS, ma creerà solo ulteriori sofferenze e destabilizzerà ulteriormente la regione. Fermate la guerra!!” – ha ribadito l’organizzazione pacifista, avvertendo che i bombardamenti non faranno altro che aumentare l’odio verso l’occidente.

Il primo ministro britannico David Cameron ha annunciato che il Regno Unito si unirà alla campagna aerea contro ISIL mentre affronta la 69a Assemblea generale delle Nazioni Unite presso la sede dell'ONU a New York, ieri 24 settembre 2014

Il primo ministro britannico David Cameron ha annunciato che il Regno Unito si unirà alla campagna aerea contro ISIL mentre affronta la 69a Assemblea generale delle Nazioni Unite presso la sede dell’ONU a New York, ieri 24 settembre 2014

Cameron è stato accusato di aver cinicamente sincronizzato il suo intervento, appena due giorni prima della conferenza finale del suo partito prima delle elezioni generali. Il premier userà l’intervento militare, nel tentativo di cercare un vantaggio politico, suggeriscono criticamente i suoi detrattori.

Nel momento in cui il governo britannico sta portando avanti il suo programma di austerità, “Stop the War” stima che solo un missile da crociera Tomahawk, che costa 850.000 sterline, è sufficiente per pagare gli stipendi annuali di 28 infermieri del SSN inglese.

Inoltre si stima che la Gran Bretagna abbia speso tra 500 milioni ed 1 miliardo di sterline per bombardare la Libia nel 2011 – circa tre volte l’importo risparmiato dalla demolizione (fatta passare per spending review) degli assegni di invalidità agli odierni pensionati inglesi.

Un convoglio delle forze di sicurezza irachene avvistato durante un pattugliamento, mentre sale il fumo degli scontri con lo Stato islamico (IS) i miliziani, alla periferia di Ramadi, Foto scattata il 19 settembre 2014

Un convoglio delle forze di sicurezza irachene avvistato durante un pattugliamento, mentre sale il fumo degli scontri con lo Stato islamico (IS) i miliziani, alla periferia di Ramadi, Foto scattata il 19 settembre 2014

Cameron ha detto questo Mercoledì che il governo iracheno aveva fatto una “richiesta chiara” di assistenza militare internazionale contro IS, il suggerimento ha fornito una “chiara base di legittimità nel diritto internazionale, favorevole all’azione militare”.

Il governo britannico non sta proponendo un’azione militare in Siria a causa degli impedimenti giuridici nell’agire senza il sostegno del regime di Assad. Tuttavia, può essere possibile, in alternativa, farne un caso giuridico per un intervento umanitario in Siria e per proteggere le persone dal genocidio.

Un certo numero di parlamentari, tra cui il laburista Jeremy Corbyn e Diane Abbott, oltre a Caroline Lucas del partito dei verdi, nonché alcuni leaders sindacalisti, accademici e personaggi della cultura, hanno rilasciato dichiarazioni avverse ad un ulteriore coinvolgimento militare del Regno Unito.

“Mentre tutti noi rifiutiamo la politica ed i metodi di ISIS, dobbiamo riconoscere che questo è in parte, un risultato prodotto dall’ultimo disastroso intervento armato in quel territorio, che ha contribuito a favorire il settarismo e la divisione regionale.” – Si legge nel loro comunicato.

“Quell’intervento è stato anche finanziato e sostenuto da alcuni alleati dell’Occidente, in particolare l’Arabia Saudita. Altri bombardamenti o altre azioni militari, lasciando altre unità sul terreno, non faranno che aggravare la situazione. Esortiamo il governo ad escludere ogni ulteriore azione militare in Iraq o in Siria. ”

Venerdì scorso, la Francia si è unita agli Stati Uniti negli attacchi contro obiettivi ISIS in Iraq. Una coalizione guidata dagli Stati Uniti e comprendente cinque paesi del Golfo e del Medio Oriente, ha ricominciato prontamente gli attacchi contro gli obiettivi in Siria, lo scorso Martedì.