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Aggiunto da il 2015-04-09

Una foto di Claudio Giardiello, l'uomo che ha sparato nel tribunale di Milano causando la morte di quattro persone

Una foto di Claudio Giardiello, l’uomo che ha sparato nel tribunale di Milano causando la morte di quattro persone

Claudio Giardiello, il killer, 57 anni, immobiliarista, aveva con sé due caricatori calibro 7.65 ed ha esploso ben 13 colpi. “Volevo vendicarmi di chi mi ha rovinato” ha detto Giardiello dopo essere stato catturato dai carabinieri che lo hanno intercettato ed arrestato a Vimercate.
Milano 9 Aprile 2015, nel Palazzo di Giustizia si sta svolgendo un processo per bancarotta fraudolenta, improvvisamente succede qualcosa che probabilmente nessuno immaginava potesse accadere in un tribunale della “civilissima” Lombardia: un uomo, sicuramente disperato, estrae una pistola e comincia a sparare…
Sono morte tre persone nella folle sparatoria in Tribunale a Milano, tra i quali un avvocato ed il giudice Fernando Ciampi, ucciso a colpi di pistola dall’ imputato all’interno della sua stanza. Altre due persone, coimputati del killer, sono rimaste ferite. Il magistrato colpito a morte, Fernando Ciampi, era giudice della sezione fallimentare, l’avvocato invece è Lorenzo Alberto Claris Appiani. Sulle scale del palazzo di Giustizia è stato trovato senza vita un terzo uomo, forse colpito da infarto. Feriti due coimputati, Giorgio Erba e Davide Limongelli, che sono zio e nipote.
L’uomo che ha aperto il fuoco è, come abbiamo detto, Claudio Giardiello, imputato per bancarotta fraudolenta per il crac Eutelia-Agile, società di call center, che oggi era a processo. Dopo essere rocambolescamente fuggito in moto è stato arrestato dai carabinieri di Vimercate (MB).
Secondo una prima ricostruzione, Giardiello era seduto tra i banchi del pubblico quando, mentre era in corso il contro-esame di un testimone da parte del PM, è scoppiato un litigio in aula. A quel punto Giardiello ha estratto la pistola ed ha sparato uccidendo il suo avvocato Lorenzo Alberto Claris Appiani con un colpo al cuore ed ha ferito un’altra persona in maniera gravissima. Secondo le prime informazioni il legale del killer ucciso, l’avvocato Appiani appunto, ha rimesso il mandato in quel frangente, scatenando la follia omicida di Giardiello. L’uomo, incredibilmente armato all’interno del Palazzo di Giustizia, sarebbe entrato all’interno dell’edifico del tribunale assieme al suo avvocato. E’ per questo motivo che sarebbe riuscito a passare i controlli ed i metal detector senza destare sospetti.
Poi è sceso di un piano, ha raggiunto l’ufficio di Fernando Ciampi, giudice fallimentare ed ha di nuovo sparato, uccidendo il magistrato sul colpo. Dopo essere rimasto nascosto nel tribunale per più di un’ora, Giardiello è fuggito in moto. Ed è stato arrestato a 30 chilometri dal luogo della strage, a Vimercate in un centro commerciale, lì ha avuto un malore ed è stato trasportato via in ambulanza nel vicino ospedale. Prima di uccidere, Claudio Giardiello sarebbe entrato mostrando un falso tesserino da un ingresso laterale del Palazzo e dalla porta riservata all’accesso di magistrati, avvocati e cronisti.
Al momento dell’arresto, Claudio Giardiello “non sembrava molto agitato”: a dirlo è il generale dei carabinieri Maurizio Stefanizzi. Ai militari che l’hanno ascoltato a caldo “ha detto che si stava recando ad uccidere un’ulteriore persona che riteneva compartecipe della sua bancarotta, del fallimento della sua azienda”.
“Claudio Giardiello si è avvalso della facoltà di non rispondere” durante l’interrogatorio di garanzia che si è svolto nel pronto soccorso dell’ospedale di Vimercate. Lo ha detto il suo nuovo legale, l’avvocato Nadia Savoca, uscendo dall’ospedale. “Adesso è sotto shock e sedato”, ha aggiunto.

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