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Aggiunto da il 2015-11-27

Erdogan: Non chiederemo scusa per l’abbattimento dell’aereo russo

Nell’intervista della giornalista Becky Anderson alla CNN, il presidente turco Recep Tayyip Erdogan afferma che la Turchia non si scuserà per l’abbattimento l’aereo da guerra russo.

ANKARA – 27 novembre - “Avvisiamo cordialmente la Russia di non scherzare col fuoco”. Lo ha detto oggi il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, a proposito dell’escalation di tensione tra Mosca e Ankara dopo l’abbattimento del jet russo. “Supportare il regime di Assad in Siria, che ha ucciso 380 mila persone, significa giocare col, fuoco. Colpire gruppi di opposizione che hanno una legittimazione internazionale con la scusa di combattere contro l’Isis significa giocare col fuoco. Usare un incidente in cui la ragione della Turchia è accettata dal mondo intero come scusa per tormentare i nostri cittadini che erano in Russia significa giocare col fuoco. Colpire irresponsabilmente camion che sono nella regione per ragioni commerciali o umanitarie significa giocare col fuoco”, ha detto Erdogan, elencando le sue accuse nei confronti di Mosca.
Vladimir Putin non ha risposto alle richieste di Erdogan di avere una conversazione telefonica con lui a causa della “mancanza di prontezza da parte turca a porgere le scuse più elementari” per l’abbattimento di un jet militare russo al confine turco-siriano: lo ha dichiarato il consigliere di Putin, Iuri Ushakov.
Ankara ha proposto un incontro tra Putin ed Erdogan a margine della Conferenza Onu sul clima a Parigi il 30 novembre e il presidente russo “è stato informato” di questa richiesta: lo ha dichiarato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov.

Mosca invece afferma che l’aereo F-16 turco volava nello spazio aereo della Siria.

L’F-16 turco che ha abbattuto un Su-24 russo si è inoltrato in territorio siriano per almeno due chilometri e per un lasso di tempo di 40 secondi, mentre il bombardiere russo Su-24 non ha violato lo spazio aereo turco: lo sostiene il generale Viktor Bondarev (nel video qui sopra), capo di Stato Maggiore dell’aeronautica russa.