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Aggiunto da il 2015-12-12

Attacco dei talebani a Kabul, il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy: “Non era contro l’ambasciata di Spagna”

Una potente autobomba e poi una sparatoria con le forze di sicurezza: torna il terrore talebano nel distretto diplomatico di Kabul. Nel mirino è finita una guesthouse per stranieri, vicino all’ambasciata di Spagna, nel quartiere residenziale di Sherpur.

Secondo il bilancio del ministero dell’Interno afghano ci sarebbero almeno un morto, un agente spagnolo, e sette civili feriti trasportati nell’ospedale di Emergency. Uccisi due dei tre attentatori.

“L’attacco dei talebani non era contro l’ambasciata spagnola in Afghanistan. Come gli stessi talebani hanno spiegato nella rivendicazione l’obiettivo erano alcune guest houses molto vicine alla nostra sede diplomatica”, ha detto il primo ministro spagnolo, Mariano Rajoy.

“La lotta è ancora in corso” hanno fatto sapere i talebani che hanno rivendicato subito l’attacco diretto contro “l’invasore”.

È il secondo attentato in tre giorni. Solo martedì scorso la guerriglia talebana ha assaltato l’aeroporto internazionale di Kandahar, nel sud dell’Afghanistan: 27 ore di assedio in cui sono morte 50 persone.

L’attacco è cominciato verso le 06:00 (14:30 in Italia) di ieri in una parte fortemente protetta di Kabul, quando un attentatore suicida ha fatto esplodere un’autobomba nei pressi della struttura, consentendo ad almeno 4 aggressori di prendere posizioni e aprire il fuoco sulle forze di sicurezza.

Nove civili afghani sono rimasti feriti e altri 47 afghani e stranieri sono stati salvati da edifici vicini dove erano rimasti intrappolati quando le forze di sicurezza hanno sigillato l’area intorno alla struttura, che fac parte del complesso dell’ambasciata spagnola.

“L’operazione ha preso tempo perché volevamo salvare le persone intrappolate negli edifici circostanti e abbiamo dovuto spostarle con cautela e in modo tattico adeguato”, ha detto Abdul Rahman Rahimi, capo della polizia di Kabul.

I talebani hanno rivendicato la responsabilità per l’attacco alla “guesthouse dell’invasore”, pochi giorni dopo che il presidente Ashraf Ghani è tornato da una conferenza di pace regionale in Pakistan, dove ha cercato il sostegno per far rivivere i colloqui di pace in stallo quest’anno.

Il capo dei servizi di intelligence, che si oppone fermamente allo sforzo di Ghani di coinvolgere il Pakistan nel processo di pace, si è dimesso giovedì, sottolineando le divisioni negli apparati di sicurezza nazionale.
In una dichiarazione rilasciata oggi, i talebani hanno schernito le autorità con la “vergogna” di non essere stati in grado di prevenire un attacco nel cuore di Kabul.