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Aggiunto da il 2014-06-02

Re Juan Carlos I di Spagna ha deciso di abdicare in favore di suo figlio, il principe Filippo, aprendo una situazione senza precedenti nella Spagna democratica del ventunesimo secolo,poiché non esiste, nella Costituzione spagnola, una legge che specifichi i passi da fare per una abdicazione.
Con l’annuncio di oggi (pubblicato in questo video di appena 3 ore fa) ha iniziato un processo che concluderà i 39 anni di regno di Juan Carlos I, dando inizio ora a quello di Felipe VI.
L’abdicazione non è ancora regolata in Spagna. Pertanto, il Parlamento dovrà ora approvare una legge fondamentale per attuarla, come stabilito dalla Costituzione spagnola del 1977, ha riferito l’agenzia di stampa DPA.
La successione al trono di Spagna segue l’ordine regolare di primogenitura, ma la legge preferisce l’uomo di fronte alla donna.
Da tempo si aveva l’intenzione di modificare questa legge maschilista per riportare la situazione ai nuovi tempi.
Quando è nata l’Infanta Leonor, primongénita del futuro re Felipe e della sua consorte Letizia, la spinta al cambiamento è cresciuta, soprattutto quando la principessa rimase di nuovo incinta. Ma la nascita di un altra bambina, l’Infanta Sofia, si è conclusa con questa pressione verso il cambiamento.
Nelle prime ore del mattino, è stato il primo ministro spagnolo Mariano Rajoy, che ha annunciato in un comunicato ufficiale l’abdicazione del Re Juan Carlos.
Poche ore dopo, l’auto di Juan Carlos de Borbón ha inviato un messaggio agli spagnoli in cui ha giustificato la sua decisione di abdicare al fine di “aprire una nuova era di speranza nelle quali l’esperienza e la spinta al cambiamento si combinano per l’inizio di una nuova generazione”.
“Oggi è opportuno spostarsi alla prima fase di una generazione più giovane, con nuova energia, determinata ad intraprendere con determinazione le trasformazioni e le riforme che la situazione attuale richiede” – ha detto il Re riferendosi a suo figlio Filippo, 46 anni.

Il monarca lo scorso gennaio, quando aveva 76 anni, iniziando la preparazione alle sue dimissioni, quasi cinque mesi prima dichiarando che per superare i suoi problemi fisici, applicava questa idea che ha mosso il governo a mettere in atto i meccanismi di successione.
Si prevede che domani il Governo si incontri, straordinariamente, inviando ai due rami del Parlamento sia le dimissioni del re che la successione al trono, al fine di ottenere una legge organica, per la cui approvazione ci vuole una grande maggioranza parlamentare.
Quando questa legge organica sarà pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dello Stato ( BOE ), il meccanismo costituzionale di successione della Corona sarà attivato e di conseguenza il principe Filippo sarà proclamato re dinanzi a tutto il Parlamento costituito nel Congresso.
Tutto ciò accadrà probabilmente nelle prossime settimane di giugno ed il principe diventerà re Filippo VI di Spagna.
Juan Carlos I salì al trono il 22 novembre 1975 e suo figlio, Felipe di Borbone, divenne Principe delle Asturie, erede al titolo della Corona spagnola, nel gennaio 1977.
Rajoy ha dichiarato nel suo discorso istituzionale che il re stesso gli disse della sua convinzione “…che ora è il momento migliore per voi che si verifichi il cambiamento normale nel Capo dello Stato e la trasmissione della Corona”.

Il Primo Ministro ha ricordato il ruolo di Juan Carlos I nella transizione democratica, riferendo all’agenzia di stampa EFE che “è stato un sostenitore instancabile degli interessi della Spagna e lascia un debito impagabile di gratitudine a tutti gli spagnoli”.

Dopo l’annuncio di abdicazione, Juan Carlos de Borbón ha ottenuto numerosi riconoscimenti e segni di gratitudine che mettono in risalto il suo contributo fondamentale alla creazione della democrazia in Spagna.

Le dimissioni del re sono state ampiamente riportate dalla stampa internazionale, sottolineando la figura storica, i suoi problemi di salute negli ultimi anni con i diversi interventi chirurgici e gli scandali che circondano la monarchia spagnola.

L’annuncio dell’abdicazione è diventato il tema del giorno sui media e sui social network, con tutti i commenti e le richieste di un referendum on-line sulla continuazione della monarchia.

Alcuni partiti e gruppi di sinistra hanno anche chiesto una consultazione per parlare sul modello del capo di Stato, dal momento che nella riforma costituzionale risalente al 6 DICEMBRE 1978, la Spagna è una monarchia parlamentare.

Ultimo discorso del re prima dell’annuncio dell’abdicazione:

Re Juan Carlos mette in guardia la Spagna annunciando la sua abdicazione mentre presenta il principe come suo erede dinanzi al Ministro degli Esteri giapponese in visita ufficiale – 08/01/2014: