Print Friendly, PDF & Email
Print Friendly, PDF & Email

Aggiunto da il 2022-01-21

Il TAR del Lazio boccia il “protocollo Speranza”

casadelsole

by CasaDelSole

Published January 18, 2022

 

Il TAR del Lazio boccia il “protocollo Speranza”

Dopo due anni di tachipirina e vigile attesa, la Giustizia italiana inizia a mettere qualche se e qualche ma al protocollo Speranza. Il TAR del Lazio ha infatti accolto il ricorso presentato dal comitato Cura Domiciliare Covid-19, decidendo così di sospendere le linee guida ministeriali risalenti allo scorso aprile. Per il giudice, le direttive della circolare del Governo “si pongono in contrasto con l’attività professionale dei medici nei termini indicati dalla scienza e dalla deontologia”.

La sentenza dà quindi ragione a tutti quei dottori che, nonostante il Governo dicesse il contrario, hanno continuato a curare i malati di Covid salvando migliaia di vite. “Il governo ha di fatto privato i cittadini delle cure domiciliari precoci, paralizzando la sanità territoriale e portando al collasso il sistema ospedaliero con tutte le drammatiche conseguenze che migliaia di famiglie conoscono molto bene”, ha spiegato l’avvocato Eric Grimaldi, autore del ricorso.

hasta-la-tachipirina-siempre-img-20211030-wa0000

“Tachipirina e vigile attesa” del falso salvatore della falsa sinistra naziglobalista è un protocollo criminale

La sentenza del TAR è l’ennesima tegola caduta sull’Esecutivo nelle ultime ore. Non solo perché il Governo italiano è sempre più isolato nel panorama internazionale, con il segregazionismo vaccinale di Draghi ormai criticato anche da Amnesty International. Ma soprattutto perché sta cambiando il discorso di diverse virostar nostrane, che non sembrano più disposte ad avallare sempre e comunque l’Esecutivo, come invece facevano fino a pochi giorni fa. Un caso su tutti è quello di Andrea Crisanti, che ha dichiarato alla procura di Bergamo che le decisioni di Speranza e Conte durante le prime fasi della dichiarata “pandemia” provocarono morti che si sarebbero invece potute evitare. Morti che rimarranno sulla coscienza del paese anche grazie al silenzio complice di medici, giornalisti e magistrati che solo adesso, dopo due anni di misure liberticide, stanno timidamente iniziando ad aprire gli occhi.

il-tar-del-lazio-boccia-il-protocollo-speranza