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Aggiunto da il 2016-07-29

ROUEN, 27 luglio 2016 – Sarebbe un ventenne anch’esso schedato dalle autorità francesi con la lettera “S” delle persone a rischio radicalizzazione il secondo uomo responsabile dell’attentato nella chiesa di Saint-Etienne-de-Rouvay, nei pressi di Rouen, in Normandia. Secondo Le Point, che cita fonti vicine all’inchiesta, le sue iniziali sarebbero A.M.P., ma si attende la conferma dei test del Dna. L’altro jiahadista che ha sgozzato e ucciso un prete è stato formalmente identificato come il 19enne Adel Kermiche. Lo ha annunciato in conferenza stampa il procuratore di Parigi, Francois Molins. Kermiche era noto ai servizi di sicurezza, visto che era stato arrestato due volte in occasione di viaggi in Siria, ed era agli arresti domiciliari con obbligo di indossare il braccialetto elettronico all’epoca dell’attacco. Sarebbe stato “folgorato” dopo la strage al settimanale satirico Charlie Hebdo.

Adel Kermiche

Adel Kermiche

ROUEN, la mano dell’ISIS dietro all’assalto alla chiesa e all’uccisione del parroco

Rouen, il parroco sgozzato

Rouen, il parroco sgozzato

C’è la mano dell’Isis dietro all’orrore andato in scena vicino a Rouen in Francia: a confermarlo il presidente francese Francois Hollande e anche Daesh ha rivendicato l’attentato. Due uomini armati di coltelli hanno fatto irruzione durante la messa in una chiesa di Saint-Etienne-du Rouvray al grido di ‘Daesh’ e ‘Allah Akbar’ ed hanno ucciso il parroco – sgozzandolo – dopo averlo preso in ostaggio insieme a due suore e due fedeli. A dare l’allarme é stata un’altra suora, che é riuscita a scappare. Uno dei due assalitori era in libertà vigilata. Lo stato islamico ha rivendicato l’attacco a Rouen affermando che è stato compiuto da due ‘soldati’ del gruppo.

I due terroristi erano francesi. Una persona è stata fermata. Nella chiesa è stato ritrovato dell’esplosivo e un’arma finta.
Uno dei due assalitori aveva scontato un anno di prigione ed era stato liberato il 22 marzo: è quanto riferiscono fonti giudiziarie citate da I-Télé. Nel 2015 cercò di arruolarsi nella jihad in Siria ma venne bloccato alla frontiera turca. All’uscita di prigione, il 22 marzo, era stato posto in libertà vigilata con il braccialetto elettronico. Poteva uscire di casa ogni giorni dalle 8:30 alle 12:30.
Il presidente francese, Francois Hollande è arrivato sul posto insieme al ministro dell’Interno, Bernard Cazeneuve. Hollande è nato a Rouen, a una decina di chilometri dal luogo in cui è avvenuto l’orrore. Un attentato terroristico perpetrato da due individui che hanno agito “in nome dell’Isis”: lo ha detto il presidente francese, Francois Hollande, condannando l’”ignobile” assalto alla chiesa nei pressi di Rouen.