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Aggiunto da il 2015-08-08

Data l’indisponibilità del filmato di Panorama TV, subito dopo la nostra pubblicazione, proponiamo i video:

“Reptiles Killed for Their Skin” Un’indagine PETA (People for the Ethical Treatment of Animals), effettuata in una factory farm in Zimbawe, mostra dei coccodrilli stipati in box di cemento e alligatori racchiusi in immonde piscine, tutti macellati per la produzione di accessori di lusso, come la borsa Birkin di Hermès

“AWESOME ZEBRA KILL SHOT TO THE HEAD” Questa battuta di caccia girata nello Zimbabwe in Africa presenta un’uccisione con un tiro chirurgico alla testa di una grande Zebra. Tutta la carne viene utilizzata e venduta al dettaglio

Adesso all’Expo, nel padiglione dello Zimbawe propinano, dopo il croc-burger (panino con carne di coccodrillo), il ze-burger (la versione con carne di zebra): sembra un’ottimo affare visto i prezzi (15 euro un panino)! Chissà come la penseranno le povere zebre!?

Questo il “simpatico”, completamente privo di sensibilità animalista, commento al filmato apparso su Panorama TV:

“Expo 2015 è il luogo ed il posto dove assaggiare e trovare cibi e piatti che altrimenti sarebbe quasi impensabile poter provare. Forse, da questo punto di vista, il padiglione più innovativo e propositivo è quello dello Zimbawe. Loro infatti il grande successo del Croc-Burger, l’hamburgher fatto con carne di coccodrillo, di cui sono andati esauriti in maniera davvero sorprendente i 10 mila panini arrivati a Milano. Loro anche l’ultima invenzione, l’ultima novità: lo “Zebra-burgher”. Esatto. il primo panino fatto con la carne del celebre quadrupede.”

Georges El Badaoui, libanese d’origine, è il console dello Zimbabwe che ha portato lo zebra burger all'expo

Georges El Badaoui, libanese d’origine, è il console dello Zimbabwe che ha portato lo zebra burger all’expo

Cari amici animali esotici preparatevi all’ennesima strage in nome dei capricci del mercato del fast food occidentale (versione italian expo) visto che al vostro paese d’origine nessuno si sognerebbe di mangiarvi!

Libanese di origine, Georges El Badaoui console dello Zimbabwe, aveva già sdoganato tra i padiglioni la carne di coccodrillo: «Gli animalisti? Non ci faccio caso»
«E’ come mangiare il capriolo o il cinghiale». Georges El Badaoui, libanese d’origine e in Italia da tanti anni non è solo il console dello Zimbabwe, ma anche il fantasioso importatore a Expo di carni particolari. A lui si deve il Croco burger, l’hamburger di coccodrillo, che ha spopolato poche settimane fa. E in attesa di altre carni esotiche che già immagina, eccolo presentare lo Zebra burger:

«In Italia può suonare strano, in Zimbabwe lo si trova facilmente. Magari non lo si mangia tutti i giorni ma c’è. Come il capriolo o il cinghiale appunto». E gli animalisti? «Non ci faccio caso, anzi preparo altre sorprese dopo il coccodrillo e la zebra. Bisogna provare tutto quello che mangiano gli altri popoli».

Badaoui gestisce lo spazio dello Zimbabwe con il fratello, che si occupa di ristorazione: «Non pensiamo di guadagnarci nulla di particolare. Se va bene pareggiamo i conti. Ma intanto facciamo risaltare questo Paese dell’Africa orientale, la cui partecipazione a Expo altrimenti rimarrebbe sconosciuta».

Il logo dello zebra burger all'expo

Il logo dello zebra burger all’expo

Con la loro società i due fratelli El Badaoui si occupano proprio di esaltare marchi o realtà istituzionali. «E poi è divertente – conclude Georges – essere l’unico posto dove provare lo Zebra burger. Quest’estate aspetto tutti i gourmet!».

i due fratelli El Badaoui

I due fratelli El Badaoui