Print Friendly, PDF & Email
Print Friendly, PDF & Email

Aggiunto da il 2015-05-31

Federico Cerutti candidato consigliere comunale a Vigevano si suicida

Vigevano: Federico Cerutti, giovane candidato consigliere comunale si suicida

“Il giovane prima di impiccarsi nella sua abitazione, intorno alle 23, ha scritto sulla sua pagina Facebook preannunciando il suicidio”

Dramma a Vigevano sabato sera, alla vigilia dell’elezioni si è suicidato Federico Cerutti, candidato consigliere con la lista civica di Stefano Bellati. Era un brillante dottore di ricerca in genetica, biologia molecolare e cellulare all’università di Pavia.

Il giovane (aveva solo 27 anni) prima di impiccarsi nella sua abitazione, intorno alle 23, ha scritto sulla sua pagina Facebook un lungo messaggio d’addio che si apre con le ragioni del suo gesto: “Amore, sofferenza, depressione, solitudine, amore, sofferenza, depressione, solitudine…la vita si ripete, è ciclica, è un cerchio gioioso (secondo molti) dal quale mi sento sempre più escluso”.

Il messaggio prosegue e si chiude così: “Mi scuso con tutti coloro che mi hanno amato, che mi hanno voluto bene, che hanno anche solo rivolto un pensiero positivo nei miei confronti; mi scuso anche con coloro che ho amato, coloro ai quali ho voluto bene, coloro ai quali ho donato qualche sprazzo di felicità persino in contesti poco rosei. Mamma, papà, Ricky, nonna, tutti gli altri miei familiari e amici, sono consapevole che questo gesto sia una scelta codarda ed egoistica, da debole, ma non ho più voglia di affrontare questa realtà. Non piangete, non ne vale la pena. Vi ho amato, anche se a modo mio. Federico”.

Fino alle 19 era stato in compagnia degli altri candidati. Sono stati proprio alcuni compagni di lista a leggere il messaggio Facebook. Allarmati, intorno alle 23 si sono precipitati alla sua casa di via Fossana chiedendo l’intervento dei carabinieri.

Ecco il manifesto elettorale del giovane Cerutti:

Mi chiamo Federico Cerutti, ho 27 anni e sono un dottore di ricerca in genetica, biologia molecolare e cellulare.  Mai avrei pensato di interessarmi alla vita politica cittadina, né tantomeno di prendervi parte attiva, se non fosse stato per l’invito di Oscar Campari, mio conoscente da “una vita”, a partecipare ad una riunione della nascente Progetto Vigevano. Persone di varia estrazione sociale e tendenza politica, idee brillanti e sorrisi sui volti, questo fu il clima che mi accolse in quell’occasione e che mi ha accompagnato durante l’intero percorso intrapreso con questa squadra, con questa famiglia. Insieme abbiamo ragionato per ore, speso infinite parole per esprimere le nostre idee circa il futuro cittadino, macinato chilometri per volantinare, organizzato eventi per informare, instaurato dialoghi con i nostri concittadini, giovani e non, ascoltando l’opinione di tutti e, per quanto mi riguarda, ritrovando un’umanità che ritenevo perduta e che invece batte nel cuore dei vigevanesi.  Abbiamo partorito (termine non casuale, lo sentiamo proprio “nostro”) un programma che riteniamo possa rilanciare la nostra città sotto i profili lavorativo, culturale, turistico e sociale, nel quale credo e per il quale intendo battermi fino all’ultima energia per sostenerlo, per ridare dignità alla nostra Vigevano. Non so ancora se l’obiettivo elettorale di Progetto Vigevano verrà raggiunto o meno, lo scopriremo insieme fra pochi giorni; ciò che so già per certo è che questo Progetto ci ha fatto ritrovare uno spirito di unione e di superamento delle differenze, una rarità ai giorni d’oggi. In questo, abbiamo già vinto.

Mi chiamo Federico Cerutti, ho 27 anni e sono un dottore di ricerca in genetica, biologia molecolare e cellulare.
Mai avrei pensato di interessarmi alla vita politica cittadina, né tantomeno di prendervi parte attiva, se non fosse stato per l’invito di Oscar Campari, mio conoscente da “una vita”, a partecipare ad una riunione della nascente Progetto Vigevano. Persone di varia estrazione sociale e tendenza politica, idee brillanti e sorrisi sui volti, questo fu il clima che mi accolse in quell’occasione e che mi ha accompagnato durante l’intero percorso intrapreso con questa squadra, con questa famiglia. Insieme abbiamo ragionato per ore, speso infinite parole per esprimere le nostre idee circa il futuro cittadino, macinato chilometri per volantinare, organizzato eventi per informare, instaurato dialoghi con i nostri concittadini, giovani e non, ascoltando l’opinione di tutti e, per quanto mi riguarda, ritrovando un’umanità che ritenevo perduta e che invece batte nel cuore dei vigevanesi.
Abbiamo partorito (termine non casuale, lo sentiamo proprio “nostro”) un programma che riteniamo possa rilanciare la nostra città sotto i profili lavorativo, culturale, turistico e sociale, nel quale credo e per il quale intendo battermi fino all’ultima energia per sostenerlo, per ridare dignità alla nostra Vigevano. Non so ancora se l’obiettivo elettorale di Progetto Vigevano verrà raggiunto o meno, lo scopriremo insieme fra pochi giorni; ciò che so già per certo è che questo Progetto ci ha fatto ritrovare uno spirito di unione e di superamento delle differenze, una rarità ai giorni d’oggi. In questo, abbiamo già vinto.