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Aggiunto da il 2017-07-19

Ergastolo confermato dalla Corte d’Appello per Massimo Bossetti per l’omicidio di Yara Gambirasio

Nel video: Elisa Caponetti, Psicologa e Psicoterapeuta e Maurizio Bellacosa, Dipartimento Giuridico Luiss

“Abbiamo accolto la sentenza con la serenità di sempre”. Così i genitori di Yara Gambirasio dopo il verdetto della Corte d’assise d’appello di Brescia che ha confermato l’ergastolo per Massimo Bossetti. Lo ha riferito il loro legale Enrico Pelillo, secondo cui Fulvio Gambirasio e Maura Panarese si sono detti “molto addolorati” per la pubblicazione nei giorni scorsi su un blog di immagini del corpo della figlia uccisa.

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Intanto i difensori di Bossetti sperano nella Cassazione. “Sono molto fiducioso perché alla Corte Suprema si parlerà di diritto. Non ci sono giurie popolari ma giuristi di altissimo livello. Le nostre tesi verranno accolte”. Dopo la conferma della condanna all’ergastolo da parte della Corte d’Assise d’Appello di Brescia, i difensori ostentano ottimismo in vista del giudizio definitivo della Suprema Corte.

bossetti

“La sentenza – ha osservato l’avvocato di Bossetti Claudio Salvagni – ha ripreso quella di prima grado e penso meriti una cesoia della Cassazione. Mi spiace che per tutto questo tempo Bossetti debba rimanere in carcere. Non possiamo accontentarci di un colpevole qualsiasi, deve esserci un vero colpevole. Bossetti è totalmente estraneo alla vicenda”. Come nel primo grado di giudizio, anche nel processo d’appello accusa e difesa si sono sfidati sulla prova del Dna.

I difensori avevano chiesto la riapertura del dibattimento con una perizia genetica necessaria per accertare se davvero il codice genetico dell’imputato corrisponda a quello estrapolato dagli indumenti della tredicenne e ribattezzato dagli investigatori “Ignoto 1″. L’istanza è tuttavia stata respinta dalla Corte. “Bossetti non ha potuto difendersi su questo, anche alla luce di tutto il materiale che abbiamo portato”, è la denuncia di Salvagni.

Rimane il fatto che la Corte d’Appello ha impiegato 15 ore per decidere L’ergastolo quindi, ma tanto tempo per tanti dubbi, almeno si rifà in quel caso la perizia per il principio di una sentenza dell’oltre ogni ragionevole dubbio: altrimenti doveva durare molto meno, c’è tanto da rivedere in questo processo. La prova principale ed unica nel processo di primo grado, l’unica da considerarsi una prova è solo il DNA nucleare, perché quello mitocondriale che fin da subito da quando era stato prelevato dal corpo in decomposizione di Yara era risultato compromesso con tracce di almeno altri 11 diversi soggetti rimasti senza identità e mischiati per l’appunto con quello di Yara. L’esame del dna presenta 261 anomalie, oltre a presentarsi innaturalmente fresco per essere stato 3 mesi all’aperto e mancare di quello mitocondriale, cosa impossibile in natura.

Yara, il vero omicidio, Bossetti capro espiatorio

Il video di Andrea Porta

In questo video di Andrea Porta, lo stesso vi spiega cosa c’è di incongruente agli atti e non ascoltate le argomentazioni confusionarie che continuano a ripeterci in tv: purtroppo ai mass media serve il capro espiatorio.