Ci sono diritti fondati su princìpi di derivazione costituzionale che devono essere garantiti a tutti i lavoratori. In un’epoca in cui la democrazia è in pericolo, messa a dura prova dalle cattive politiche, motivate solo dal consenso e private delle ideologie, si erige la risposta del primo sindacato italiano a baluardo di libertà e dignità.
Un lavoro senza diritti rende il lavoro una merce, i “diritti universali” rendono il lavoro un fattore di benessere e di crescita
Qualunque lavoro si faccia, in qualunque modo si svolga la propria attività, qualsiasi contratto si abbia, questi diritti saranno sempre riconosciuti ed accessibili.
La CGIL basa i propri programmi e le proprie azioni sui dettami della Costituzione della Repubblica e ne propugna la piena attuazione.
Considera la pace tra i popoli bene supremo dell’umanità.
La CGIL ispira la propria azione alla conquista di rapporti internazionali per i quali tutti i popoli vivano insieme nella sicurezza ed in pace.
Il testo della Carta dei Diritti Universali rappresenta il nuovo statuto dei lavoratori ed è distinto in 4 Capitoli fondamentali per argomentazioni e suddiviso in ben 97 articoli a tutela di tutti i lavoratori
A differenza dello Statuto del 1970, la nuova Carta si applica a tutti i lavoratori: subordinati, atipici e autonomi, pubblici e privati, di qualsiasi impresa. Il mercato del lavoro è iper-stressato da leggi che hanno introdotto la precarietà e modificato profondamente i contratti di lavoro. C’è bisogno di ricostruire la funzione delle tipologie contrattuali: vanno cancellate tante forme di precarietà e ricondotte alcune tipologie alle modalità di svolgimento di lavoro. Occorre contrastare l’utilizzo della flessibilità fatta in questi anni dalle aziende per svalutare il lavoro, penalizzando vita e carriera di milioni di lavoratori e depauperando competenze e professionalità diffuse in virtù della discontinuità del lavoro. Per questa ragione oltre al contratto di lavoro a tempo indeterminato, si riscrivono le regole di quelle poche tipologie contrattuali in grado di soddisfare le esigenze delle imprese: dai contratti a termine (ripristinando la causale e i limiti all’utilizzo), alla somministrazione (che ridiventa a termine), al part-time e all’apprendistato, si definiscono i parametri che qualificano le collaborazioni e si dà dignità al lavoro autonomo.
Diritto al lavoro
Ogni persona ha diritto di svolgere un lavoro o una professione liberamente scelti o accettati. La Carta disciplinerà il diritto all’accesso, all’orientamento, al reinserimento lavorativo tramite servizi pubblici a carattere gratuito.
Diritto ad un lavoro decente e dignitoso
Ogni persona ha diritto ad un lavoro decente e dignitoso che si svolga nel rispetto della propria professionalità e con condizioni di lavoro eque
Diritto a condizioni di lavoro chiare e trasparenti
Tutti i lavoratori hanno diritto a condizioni contrattuali chiare e trasparenti e scritte, e a ricevere ogni informazione utile per la tutela dei propri interessi e diritti
Diritto ad un compenso equo e proporzionato
Ogni prestazione di lavoro deve essere compensata in modo equo e proporzionale alla quantità e qualità del lavoro svolto in riferimento a quanto previsto dai contratti collettivi o dagli accordi stipulati dalle associazioni dei lavoratori autonomi
Libertà di espressione
Tutti i lavoratori, senza discriminazioni, hanno diritto a manifestare liberamente il proprio pensiero anche nei luoghi dove prestano la propria opera, nel rispetto dei principi della Costituzione e dello Statuto dei Lavoratori
Diritto a condizioni ambientali e lavorative sicure
Tutti i lavoratori hanno diritto a lavorare in condizioni ambientali e lavorative sicure tali da garantire la protezione della salute fisica e psichica e della propria personalità
Diritto al riposo
Tutti i lavoratori, anche autonomi, hanno diritto ad un riposo come periodo nel quale sia resa inesigibile la prestazione lavorativa
Diritto alla conciliazione tra vita familiare e vita professionale
Le lavoratrici e i lavoratori hanno diritto di scegliere i tempi e i modi della propria genitorialità senza subirne pregiudizio alcuno sul piano del rapporto di lavoro. I congedi devono essere realmente universali anche attraverso l’esercizio della contrattazione collettiva
Diritto alle pari opportunità tra donna e uomo in materia di lavoro e professione
La Carta riprende l’art.3 della Costituzione attualizzando il tema della parità come diritto in forma antidiscriminatoria.
Diritto a non essere discriminato nell’accesso al lavoro e nel corso del rapporto di lavoro
Tutti i lavoratori vanno tutelati nei confronti della discriminazione, anche indiretta, e da tutte le forme di molestia
Diritto di riservatezza e divieto di controlli a distanza
La Carta riafferma la tutela della privacy nei confronti dei controlli a distanza, il diritto alla riservatezza e ribadisce, rafforzandole, le competenze delle RSA/RSU
Divieto del trattamento dei dati ed estensione di tutele relative alla libertà e dignità dei lavoratori
Tutti i lavoratori hanno diritto ad essere tutelati nel trattamento dei dati personali per ragioni che non corrispondono a finalità produttive e organizzative.
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