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Aggiunto da il 2016-05-23

Il regista britannico Ken Loach ha vinto il primo premio al Festival di Cannes questa domenica per

“Io, Daniel Blake”

un film che si concentra sulla crudeltà della burocrazia nel sistema del welfare nel Regno Unito

Un falegname di 59 anni e una famiglia disfatta affrontano l’aberrazione del sistema welfare della Gran Bretagna

La trama del film

Per la prima volta nella sua vita, Daniel Blake, un falegname inglese di 59 anni, è stato costretto a ricorrere all’assistenza sociale in seguito a dei problemi cardiaci. Ma anche se il suo medico gli ha proibito di lavorare, si è servito interfacciandosi con un centro per la ricerca d’impiego, con l’obbligo d’accettare l’impiego sotto forma di sanzioni. Nel corso delle riunioni regolari nel “centro di lavoro” (simile alle agenzie di lavoro interinali) la vita di Daniel si incrocia con quella di Rachel, una madre single di due bambini che è stata costretta ad accettare un alloggiamento a  450 chilometri dalla sua città natale per evitare di mettere in affidamento adottivo i propri figli. Entrambi presi nelle aberrazioni delle reti amministrative della Gran Bretagna di oggi, Daniel e Rachel cercheranno di aiutarsi a vicenda …

La crisi: quasi si potesse svendere la dignità!

La crisi: quasi si potesse svendere la dignità!
(foto Michele Forina)

Un film sulla crisi economica e non solo

E’ un film sulla crisi, non solo economica, ma anche una crisi dei valori nella nostra società e con dei contenuti sull’umanità privata della dignità a causa proprio dei problemi economici, con un finale molto commovente e drammatico: si vede che, alla fine, l’uomo muore e la donna è costretta a prostituirsi per nutrire i suoi figli per colpa della cattiva gestione del centro per l’impiego ed a causa dell’assurda burocrazia…lui muore di una crisi cardiaca nella toilette quando sta aspettando con Rachel la decisione del suo avvocato se poteva aver diritto all’indennità d’invalidità: ..mentre sta andando alla toilette a rinfrescarsi cade morendo a causa di un arresto cardiaco. Alle fine al funerale di Daniel Blake, lei Rachel legge una bellissima lettera che lui aveva scritto sulla società odierna…

“Io, Daniel Blake” è stato chiamato il “film messaggio” ma dobbiamo aspettare la sepoltura del povero Daniel per ascoltare con l’assemblea tutta riunita, la lettera d’addio che ha scritto. Grazie alla ragazza madre che aveva aiutato nel centro di collocamento dove lui stesso ha fatto scandalo (Cagna.. meglio ottenere il mio denaro), Daniel viene ricaricato di nuovo significato dalla lettura della lettera e rivive con il suo messaggio sociale. Il vero rischio è quello d’ intercettare, rivelando la realtà della lotta di classe, che negli ultimi decenni del cinema tutti hanno cercato di nascondere.

Ecco, in breve, alcune frasi di questo discorso: “Io, Daniele Blake, io non sono un numero di previdenza sociale, io non sono un punto sullo schermo del computer, io non sono una linea nelle statistiche [...] io sono un essere umano “.

Convalida di un darwinismo sociale spietato, la morte punisce sulla piattaforma computerizzata del centro per l’occupazione. Il film dà quindi allo spettatore, come un’innocua constatazione di fallimento, una triste rivelazione: le ragioni sono nel guardare vicino a noi, nel piccolo quotidiano delle nostre miserevoli esistenze, ma si svelano così le verità universali. L’umanità è una cosa vecchia, ed il suo valore è la misura della sua inadeguatezza alle esigenze del tempo. La tesi sembra poco impegnativa, ma la crudeltà di mettere in scena questo, dà paradossalmente tutto il senso del film stesso: il film getta uno sguardo davvero molto vertiginoso, una volta che si esamina la possibilità che anche delle patate possano aver ricevuto i salari al Polo dell’occupazione, se inserite in computer. Ciò che ci rende umani sono i rapporti stessi che intercorrono tra gli uomini, non la tanto decantata, sia pur utile “identità digitale”.

https://youtu.be/oycxn36QAGU

Io, DANIEL BLAKE Film (Palma d’Oro di Cannes 2016 – Ken Loach)
Titolo originale: I, Daniel Blake
Un film diretto da Ken Loach
Dave Johns e Hayley Squires
Data di rilascio: 2016