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Aggiunto da il 2016-05-12

BRASILIA, 12 maggio 2016 – Il presidente del Brasile Dilma Rousseff sarà costretta ad affrontare un processo dopo che il Senato ieri notte ha votato a maggioranza per metterla sotto accusa e per la sua sospensione.

La signora Rousseff è accusata di aver manipolato illegalmente le finanze per nascondere un deficit pubblico crescente in prossimità della sua rielezione nel 2014, fatto che lei nega.
I senatori hanno votato per sospenderla con 55 voti contro 22, al termine di una sessione prolungatasi per tutta la notte che è durata più di 20 ore. Il vicepresidente Michel Temer ora assumerà la presidenza, mentre il processo a Ms Rousseff avrà luogo al più presto. Il processo può durare fino a 180 giorni, il che significa che la signora Rousseff sarà sospesa durante i Giochi Olimpici di Rio de Janeiro, che iniziano il 5 agosto prossimo.
La signora Rousseff aveva fatto un appello disperato alla Corte Suprema per fermare il procedimento, ma la mossa è stata respinta.

Alla vigilia del voto Dilma aveva annunciato che pronuncerà un discorso e il video sarà postato su tutti i social network. Il Brasile si avvia così a ospitare le Olimpiadi senza un capo dello Stato eletto. Il vice presidente Michel Temer assumerà l’interim subito dopo la notifica alla presidente dei risultati del voto da parte della Corte suprema. Come primo atto, Temer terrà un discorso alla Nazione in diretta tv alle 15 (le 20 in Italia) dal palazzo presidenziale di Planalto, in compagnia del ministro delle Finanze indicato, l’economista Henrique Meirelles, ex governatore della banca centrale.

Dilma lascerà Planalto alle 11 (le 16 in Italia), accompagnata dall’ex presidente Luiz Inacio Lula da Silva, suo amico e mentore politico, giunto appositamente da San Paolo per manifestarle la propria solidarietà. Lula e Dilma raggiungeranno la piazza dei Tre poteri, davanti al parlamento di Brasilia, e si uniranno ad una manifestazione organizzata in sostegno della presidente.

La maggioranza di 55 sì  e 22 no con la quale il Senato si è espresso rappresenta per la presidente brasiliana una cocente sconfitta, dopo i tentativi di bloccare la procedura, da lei definita un golpe parlamentare. Il Senato, nei prossimi mesi, indagherà sulle accuse e infine si esprimerà con un altro voto, nel quale sarà necessaria la maggioranza qualificata dei due terzi per rimuovere definitivamente la presidente brasiliana dal suo incarico. La sospensione della Rousseff mette temporaneamente fine a 13 annidi governo di sinistra del Partito dei Lavoratori, sempre più impopolare tra gli elettori brasiliani a causa della crisi economicae dei legami con il gigantesco scandalo della corruzione che vede coinvolta l’azienda petrolifera di stato Petrobras.

Un gruppo di deputati di sinistra, guidato dal PT, ha annunciato l’ostruzione sistematica a tutti i progetti di legge che potranno essere proposti al Congresso dall’eventuale governo Temer. “Ciò che Temer propone per il Paese è un’agenda neoliberale, conservatrice, che toglierà diritti, ma i deputati del PT saranno in prima linea nella lotta per impedire qualsiasi passo indietro”, ha dichiarato in conferenza il portavoce del partito alla Camera bassa,Afonso Florence, dopo un incontro con deputati di altri partiti alleati a Rousseff.

Migliaia di persone sono scese in piazza a Brasilia, dove la polizia ha arrestato un uomo sospettato di aver lanciato pietre contro gli agenti, durante scontri con la polizia e i dimostranti contrari all’impeachment. I disordini, in cui i poliziotti hanno lanciato gas lacrimogeni, si sono verificati mentre al Senato era in corso il dibattito sulla messa in stato d’accusa, hanno dichiarato fonti ufficiali. Secondo il calcolo delle forze dell’ordine, nella Spianata dei ministeri si sono radunati circa 5mila manifestanti pro Rousseff e altri 4mila che chiedevano il suo impeachment, divisi da una barriera.