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Aggiunto da il 2016-02-23

Contestato nuovamente, Angelo Panebianco, docente all’Università di Bologna e da anni anche editorialista per il Corriere della Sera. Il collettivo universitario Cua ha interrotto una sua lezione a Scienze politiche, dove insegna: i ragazzi sono entrati nell’aula con uno striscione con la scritta «Fuori i baroni della guerra» accompagnati da rumori di bombe che scoppiano e lamenti, «suoni registrati nelle zone di conflitto armato», dicono. «Basta con propaganda guerrafondaia in università!», scrive il Cua su Twitter rivendicando l’azione. La replica di Panebianco: «Vi denuncio»

Il prof. Penebianco contestato durante una lezione nella facoltà di scienze politiche

Il prof. Penebianco contestato durante una lezione nella facoltà di scienze politiche

La contestazione contro il professore universitario Angelo Panebianco questa volta per un articolo da lui firmato e pubblicato sul Corriere della Sera. Alcuni appartenenti al collettivo Cua attaccano l’editorialista interrompendo con uno striscione e volantini la sua lezione alla facoltà di Scienze politiche, in Strada Maggiore a Bologna. Per il Collettivo universitario autonomo il professore nel suo editoriale del 14 febbraio sulla questione libica, dal titolo “Noi in Libia saremo mai pronti?”, avrebbe preso una “posizione reazionaria e sciovinista”, essendo “un docente da sempre legato agli interessi bellici nostrani”. Gli antagonisti sono entrati in aula durante la lezione di “Teorie della guerra e della pace” con in mano uno striscione con su scritto “Fuori i baroni della guerra dall’università”, hanno diffuso in sottofondo rumori di guerra. Un giovane urlava più di tutti gli altri: «Assassino!». La tensione è salita. Un clima pesante, d’altri tempi L’iniziativa, durata qualche minuto, non è piaciuta neppure ai giovani che stavano seguendo la lezione: una ragazza ha infatti chiesto ai manifestanti di abbandonare l’aula e lasciar proseguire il corso. Anche Panebianco ha discusso con gli antagonisti, che hanno annunciato altre contestazioni per l’inaugurazione dell’anno accademico il 29 febbraio.