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Aggiunto da il 2022-01-02

BLACKOUT e CYBERPANDEMIA – ROBERTO MAZZONI

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by Money.it

Pubblicato il 31.12.2021

Torna su Money.it l’analisi del giornalista indipendente Roberto Mazzoni (www.mazzoninews.com), in collegamento dagli Usa, con il quale analizzeremo le ultime vicende americane intrecciandole con quelle italiane ed europee.

Partiremo con la questione energetica che si intreccia con il rischio di una cyberpandemia. Come racconta Mazzoni nel suo sito “La Cina sta prendendo misure drastiche nel taglio di energia in alcune province, lasciando centinaia di migliaia di cittadini cinesi senza corrente e senza riscaldamento. E’ una politica simile al lockdown imposto dalla Cina dopo l’emergenza COVID che avrà conseguenze non solo in Cina, visto che molte nazioni occidentali dipendono dalla produzione cinese, ma che potrebbe anche essere imitato da alcune nazioni occidentali con l’attivazione di lockdown dovuti al clima.

In questa situazione è opportuno fare scorte di cibo che possa conservarsi fuori dal frigorifero, di candele e sistemi di illuminazione a batteria, di metodi di riscaldamento che non dipendano dall’elettricità e nemmeno dal gas di città, di contante da mantenere a disposizione, visto che lo shutdown potrebbe interessare anche le banche e i bancomat. Sarebbe anche opportuno sviluppare un sistema per mantenersi in contatto con gli altri che non dipenda dal telefono e dall’energia elettrica. Sarebbe anche bene procurarsi un generatore per alimentare i dispositivi elettrici di cui non si può fare a meno.

Sappiamo tutti molto bene che l’energia eolica e solare non sono in grado di sopperire alle esigenze e che un taglio nei consumi del carbone, del petrolio e del gas naturale arricchisce i produttori di questi ultimi che possono vendere a prezzi esorbitanti visto che non c’è abbastanza energia per far funzionare le case, gli uffici e le fabbriche.

Il fatto che tutti i Paesi si trovino in carenza energetica non può essere una coincidenza, ma l’attuazione di un progetto mondiale che sfrutti la gestione delle fonti energetiche per imporre scelte politiche e ridisegnare le alleanze, e soprattutto come strumento di controllo sulla popolazione che si aggiunge e complementa quelli già attivati per l’emergenza COVID.

Anzi i lockdown per il COVID sembra siano stati concepiti apposta per rallentare la produzione di petrolio e gas naturale, che sta diventando più costosa in aree come l’Arabia Saudita e in altri giacimenti nel mondo. Per l’Italia, si prevede una totale dipendenza dalla Francia, sia in termini energetici, sia in termini politici e militari. Del resto sarà sempre la Francia, con l’Interpol, a gestire un altro aspetto del Grande Reset: la cyberpandemia, come anticipato durante l’ultima riunione del World Economic Forum nel gennaio di quest’anno.

 BLACKOUT e CYBERPANDEMIA – ROBERTO MAZZONI