BANGLADESH: monaco buddista sgozzato

DACCA, 14 maggio 2016 – Un monaco buddhista 75enne, Mong Shwe U Chak, è stato trovato morto, ucciso a colpi di machete alla gola (la modalità più adottata dagli estremisti islamici), in una remota provincia del Bangladesh, Bandarban, a sudest del Paese, ultima vittima dei massacri di esponenti di minoranze religiose e attivisti laici in corso nel Paese musulmano. “Gli abitanti del villaggio hanno trovato il corpo del monaco Maung Shue U Chak in una pozza di sangue nel tempio buddhista locale”, ha confermato il vice capo delle polizia di Bandarban, Jashim Uddin.

Più di 20 persone sono state uccise da presunti islamisti negli ultimi tre anni. La polizia ha detto che il monaco Maung Shue U Chak sembra sia stato attaccato da almeno quattro persone al tempio di Baishari, 350 km (220 miglia) a sud-est della capitale Dhaka.

La sua uccisione segue l’uccisione di due attivisti gay di primo piano, uno studente di legge e un professore universitario in aprile.

Nel mese di febbraio un sacerdote indù è stato decapitato nel nord del Bangladesh.

Il cosiddetto (IS) gruppo Stato islamico e un gruppo militante del Bangladesh affiliato ad al-Qaeda hanno rivendicato alcune delle uccisioni.

IS ha effettuato attacchi, rivendicandoli, alle moschee musulmane sciite e ad alcuni santuari, nonché l’uccisione di due stranieri – un cooperante italiano ed un esperto di agricoltura giapponese – lo scorso anno.

All’inizio di questo mese, a Singapore sono stati arrestati otto terroristi del Bangladesh perché riconosciuti come membri di un gruppo istituito nel marzo scorso e chiamato Stato Islamico in Bangladesh (ISB) : stavano complottando attentati in patria. Tuttavia, il governo del Bangladesh nega vi sia la presenza di un nucleo terroristico nel paese. Pur essendo a maggioranza musulmana, il Bangladesh è ufficialmente un paese laico, ma i critici dicono che il governo non è riuscito ad adottare delle misure necessarie in seguito agli attacchi terroristici avvenuti nel paese.