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Aggiunto da il 2015-04-24

Arrestato padre GRATIEN, accusato dell’omicidio di GUERRINA PISCAGLIA, il cadavere è scomparso da 1 anno senza lasciare tracce

E’ stato arrestato a Roma padre Kumbayo Gratien Alabi, il frate indagato nell’ambito dell’inchiesta su Guerrina Piscaglia, la donna scomparsa a Cà Raffaello (Arezzo) quasi un anno fa. L’accusa nei confronti del religioso è di omicidio e di occultamento di cadavere. In precedenza padre Gratien era accusato di favoreggiamento. Prima di scomparire, il primo maggio 2014, dalla frazione di Badia Prataglia, nell’Aretino, Guerrina avrebbe confessato a padre Gratien Alabi di essere incinta, dicendo al frate che proprio lui era il padre del bimbo. Il religioso si era però difeso: “Mai avuti rapporti sessuali con lei”. Inoltre dalle intercettazioni telefoniche risulterebbe che il cellulare di Guerrina avrebbe inviato alcuni SMS dopo la sua scomparsa, dalla stessa cella telefonica che identifica la località in cui si trovava il sacerdote. Tutto ciò allo scopo di depistare gli inquirenti sulla pista della scomparsa-suicidio. Si sospetta infatti che il cellulare della vittima fosse in possesso del sacerdote prima di essere distrutto con il cadavere.
Il fermo del religioso è stato stato confermato dai carabinieri del comando provinciale di Arezzo. Il sacerdote, 45 anni, congolese è stato arrestato a Roma che hanno eseguito l’ordinanza cautelare per l’omicidio volontario di Guerrina Piscaglia, scomparsa il primo maggio scorso da Cà Raffaello, frazione di Badia Tedalda, in provincia di Arezzo. In precedenza l’uomo era accusato solo di favoreggiamento.

Kumbayo Gratien Alabi e Guerrina Piscaglia

Kumbayo Gratien Alabi e Guerrina Piscaglia

Padre Kumbayo è accusato anche di soppressione, distruzione o sottrazione di cadavere: l’arresto è stato deciso anche perché il divieto di espatrio del frate sarebbe scaduto il 25 aprile. La richiesta di arresto era stata avanzata lo scorso 23 febbraio dal procuratore capo della Repubblica di Arezzo Roberto Rossi e dal pm Marco Dioni che conducono le indagini ritenendo sussistente il pericolo di fuga. Padre Gratien resterà in carcere ad Arezzo.